Aria pulita nelle aule. Aumenta l’apprendimento

DiGianfranco

14 Marzo 2023

Aria pulita nelle aule. Solo vantaggi che dovrebbero spingere per l’installazione diffusa dei sistemi di ricambio. I probelmi che frenano sono a valle non a monte

Aria pulita nelle aule, tanti i vantaggi. Ora anche sull’apprendimento

Aria pulita nelle aule. Se realizzato l’obiettivo, sarebbe un bel segnale! Realmente la scuola tornerebbe centrale, dopo il deplorevole tramonto sulle classi pollaio.
Da tempo si conoscono i vantaggi sulla qualità dell’aria. Un lavoro recente coordinato da G. Buonanno, docente di fisica tecnica ambientale del’Universitò di cassino, conferma i diversi vantaggi Le conclusioni sono riportate dal quotidiano ItaliaOggi-Azienda Scuola 14 marzo 2023. Comparando classi con finestre aperte e altre con sistemi di ventilazione meccanica controllata (vmc) G. Buonanno stima un risparmio energetico per aula di 440 € l’anno. Occorre aggiungere, inoltre la minore esposizione a virus e batteri e polveri sottili.
A questi vantaggi conosciuti da tempo se ne aggiunge un altro e che riguarda l’apprendimento. Si legge” Una migliore qualità dell’aria nelle scuole, aumentando la ventilazione, porta vantaggi in termini di frequenza, riducendo le assenze degli studenti e, dunque i livelli di apprendimento. Con effetti anche sul Pil nazionale”.
Riportando una ricerca condotta in Danimarca e Svezia, il quotidiano economico dichiara che il miglioramento sull’apprendimento è del 6%

Il problemi sono a valle, non a monte

Qualche giorno fa ho pubblizzato un interesante progetto denominato Mission che coinvolgerà sei regioni: Lombardia, Marche, Toscana, Lazio Puglia e Sicilia. L’iniziativa finanziato con il Fondi del Pnrr è finalizzato a migliorare la qualità dell’aria negli ambienti indoor, tra i quali le aule. “Siamo ancora alle prime fasi di analisi dell’aria. Altre dovranno seguire come la scelta dei dispositivi di ventilazione (linee guida Ministero salute 3 agosto 2022). Le fasi critiche,  sono state illustrate in un precedente articolo . Il riferimento è il servizio di assistenza, manutenzione e ricambio dei componenti. In altri termini, occorre individuare il soggetto istituzionale che dovrà sostenere gli inevitabili costi. Dovranno essere necessariamente gli Enti locali. Impensabile che le spese possano essere dalle singole Istituzioni scolastiche”.