Caro bollette, la dipendenza delle scuole dal gas

DiGianfranco

1 Novembre 2022

Caro bollette, le insolite temperature hanno contenuto i costi. Un report presenta la dipendenza dal metano degli Istituti scolastici. Cosa succederà quando l’inverno arriverà?

Caro bollette, un report conferma la dipendenza delle scuole dal metano

Caro bollette. Le alte temperature stanno contenendo i costi dell’energia per le famiglie. Il discorso ovviamente non vale per le aziende, le piccole e grandi imprese che necessitano del supporto dell’energia elettrica e del gas.
Un report pubblicato su repubblica.it  e riproposto sul portale del Messaggero  preoccupa. Presenta la dipendenza delle scuole dal metano. Si legge: “Da un’analisi sulle scuole nazionali si è evinto che il 75,2% degli istituti italiani ha un riscaldamento a metano, il 12,6% a gasolio, il 10,2% a gpl o a piastre elettriche e teleriscaldamento e appena il 2% utilizza gli impianti termici dei pannelli solari. In sostanza, la maggior parte delle scuole fa affidamento proprio su quel gas che ora costa tantissimo… e molti plessi rischiano di non riuscire a sostenere gli elevatissimi costi delle utenze, con la possibile chiusura in alcuni giorni stabiliti per risparmiare sulle bollette e garantire il diritto all’istruzione a milioni di bambini e ragazzi del nostro Paese“.

Difficile formulare ipotesi attendibili

Questi dati preoccupano. E’ difficile, però formulare ipotesi che abbiano una certa affidabilità. Tutto dipenderà dall’andamento stagionale. Siamo, infatti a novembre e le temperature sono di fine estate. Solo fra qualche settimana sarà possibile presentare scenari plausibili. Si può solo affermare che le scuole e in genere il sistema Paese è impreparato allo scenario peggiore. Siamo di fronte a un futuro prossimo molto nebuloso. Al momento l’inconsapevolezza gioca un ruolo determinante, abbinata anche all’inesperienza dovuta ad anni dove l’energia era disponibile a costi bassi.
Per la scuola la situazione potrebbe essere significativamente critica. Basti pensare all’unica misura anti Covid confermata (finestre aperte) e alla probabile recrudescenza dei malanni stagionali per i più piccoli.