Il pugno del docente allo studente. La scomparsa dell’ allievo e dei docenti

DiGianfranco

6 Novembre 2022

Il pugno del docente allo studente. Tutti sono certi della dinamica dei fatti. Il sensazionalismo spiega perché i tantissimi bravi docenti non fanno notizia.

Il pugno del docente allo studente, siamo certi?

Il pugno del docente allo studente. E’ partita la gogna mediatica sul docente. Sfido chiunque ad affermare con certezza che il prof. abbia sferrato un pugno. Le riprese nascondono l’atto. Quindi si rimane sul vago. L’ipotesi dell’allontanamento anche brusco non è da scartare (non si mettono le mani addosso su un ragazzo, meno grave però  del pugno).  Il prof. ha dichiarato:”I ragazzi facciano tutte le pantomime che vogliono, io sono sereno perché conosco i fatti. A chi mi giudica dico di guardare bene il filmato, in quelle immagini è contenuta la verità. Nella mia carriera da docente ho fatto sospendere ragazzi che si picchiavano in classe. Non sono il tipo che alza le mani” Se i fatti accerteranno la spinta i tanti commentatori, tutti o quasi “inesperti d’aula”, saranno caduti in una fake news. Se invece si proverà il pugno sferrato, allora è corretto, come dichiarato da M. Rusconi,  che il professore incorra nella sanzione prevista dall’ordinamento scolastico e dalla legge ordinaria.

L’efficacia del sensazionalismo

I mass media si nutrono di sensazionalismo. La pandemia  ha confermato quanto le notizie che fanno leva sulle paure e sulle ansie  riescano ad attirare l’attenzione delle persone, favorendo lo share o il moltiplicarsi esponenziale dei like. S. Freud lo aveva anticipato. I due istinti moltiplicatori di attenzione sono l’Eros e il thanatos. Non a caso sono la fortuna della produzione cinematografica che non potrebbe sopravvivere con il format di I. Bergman ( “Sussurri e grida” “Il settimo sigillo“, “Scene da un matrimonio“…) o di M. Von Trotta “Anni di piombo“, “Lucida follia“…).
In quest’ottica va interpretata la scelta di molti di pubblicizzare la notizia, dando per certo il pugno, amplificandola con riflessioni e dibattiti. Ovviamente il tutto è finalizzato a mantenere alta l’attenzione sul proprio sito, blog o semplicemente post.
Ammirevole il silenzio del Dirigente Scolastico e dell’Usr che prima di rilasciare qualunque dichiarazione, attendono l’esito delle indagini.

La scomparsa dello studente e dei bravi insegnanti

La maggior parte dei commentatori ha messo al centro le eventuali responsabilità del docente. Purtroppo quasi tutti risultano inesperti d’aula, quindi non autorevoli a emettere sentenze o consigli. Le gravi responsabilità del ragazzo che sbeffeggia il docente, mettendogli anche una mano sulla spalla, invece sono messe al margine. Mi auguro che la sanzione che subirà sia molto severa e sicuramente più sensata, rispetto a quella comminata per lo sparo (pallini di gomma) al docente. Occorre ricordarlo, egli ha oltraggiato un pubblico ufficiale e se ultraquattordicenne è corretto che si presenti davanti a un giudice ed essere sanzionato.
Registro, purtroppo la scarsa propensione a sentire professori e maestri (e sono tanti) che ogni giorno vivono queste situazioni. Mi riferisco a quegli insegnanti che gestiscono positivamente ragazzi oppositivi, ansiosi, rabbiosi, maleducati e cresciuti con i tanti “Si” genitoriali, utilizzando tecniche acquisite, attraverso corsi o semplicemente con l’esperienza, siano autorevoli. Strategie che li aiutano anche a decomprimere e a trasformare in energia positiva il loro disagio. Nel tempo hanno acquisito un bagaglio professionale da far invidia a chiunque. Invece, si preferisce invitare o riportare dichiarazioni di poco autorevoli e inesperti d’aula che dispensano soluzioni come test attitudinali, “occorreva fermarsi prima “… In altre parole, è confermata la scomparsa e l’irrilevanza mediatica dei docenti (bravi) perché il loro quotidiano non interessa.