Le soluzioni di P. Bianchi anti-Covid sponsorizzate dai genitori

DiGianfranco

12 Luglio 2022

 

Le soluzioni di P. Bianchi  anti-Covid hanno ricevuto il sostegno da parte dei genitori. Una delle poche eccezioni è rappresentata da “IdeaScuola” espressa anche con una petizione (ventilazione). Basterà?  Visti i tempi, però saranno riproposte le soluzioni Bianchi  anche per l’anno scolastico 2022-23

Le soluzioni di P. Bianchi anti-Covid

Le soluzioni di P. Bianchi anti-Covid (2021-22) tradotte nell’adozione delle mascherine, del distanziamento raccomandabile e della riproposizione delle classi sovraffollate e cariche di agenti virali per l’assenza di sistemi di ricambio d’aria. L’unica soluzione pensata per ridurre la presenza del Covid nelle aule è stato l’invito a tenere le finestre aperte. Tutte le suddette azioni hanno ricevuto il sostegno implicito dei genitori ( mi riferisco alla primaria). Se si esclude la lodevole azione di sensibilizzazione  di Idea scuola Comitato Nazionale che si è concretizzata da qualche mese con una petizione (ventilazione), poche altre sono sono state le contestazioni. Reazioni, invece veementi e sponsorizzate dai massmedia al momento di decidere la riapertura o in caso di chiusura da parte di qualche Presidente di Regione.
Le soluzioni Bianchi sono state ritenute  necessarie e comunque compabili con la loro esigenze lavorative. La riapertura delle scuole nelle condizioni pre-Covid (classi sovraffollate e assenza di sistemi di areazione) è l’esempio dell’incontro perfetto tra domanda e offerta. La scuola aperta conferma il profilo prevalente dell’istituzione: assistenzialismo e vigilanza sui minori per sei-otto ore con personale già pagato attarverso la fiscalità generale, ma declassato a funzioni che hanno poco di didattico.

Si replica per l’anno scolastico 2022-23

Considerato il consenso da parte dei genitori è molto probabile che le soluzioni Binachi siano riproposte anche per il 2022-23. Ne sono convinti Ella Bucalo e Paola Frassinetti, deputate di Fratelli d’Italia : “Il Covid non ha concesso alcuna tregua estiva, i contagi sono in aumento e per la scuola si torna a parlare di Dad. Cosi’ il governo ricorre, ancora una volta, alla soluzione piu’ immediata e comoda, i cui esiti dannosi per la preparazione e la psiche degli studenti sono ben noti, senza alcun intervento davvero utile per scongiurare la didattica a distanza. Nessuna delle soluzioni per evitarla e’ stata programmata, meno che mai realizzata, nonostante si sapesse che, ormai, con i contagi Covid dobbiamo conviverci. Ancora aule piccole e non ventilatestracolme di alunni, studenti specie al sud. Non a caso, Sicilia, Campania e Puglia, sono le 3 regioni con maggiore sovraffollamento di aule. Si parla di classi con 30 e piu’ studenti costretti in spazi ridotti e scarsamente arieggiati. Una condizione di disagio stranota, per la quale il ministro Bianchi non ha predisposto alcun intervento. Fa il cieco che non vede o non vuole vedere la strada giusta da percorrere. Eppure, i fondi destinati alla Scuola italiana consentirebbero di effettuare i lavori per la ventilazione delle aule. Si attendono queste linee guida da mesi, ma nulla di nuovo all’orizzonte. Dal ministero tutto si risolve con la Dad”
Le soluzioni indicate ormai hanno superato i tempi di fattibilità. I miracoli non saranno possibili per via dell’aggravarsi della situazione economico-sociale (crisi del grano, del gas, rialzo inflazione…). La scuola dovrà pazientare, come ha sempre fatto, e attendere tempi migliori!