Molto presto i sindacati verranno convocati per definire la parte giuridica del nostro contratto di lavoro. La partita vera, quella economica,  si svolgerà in altre sedi.  Il governo riuscirà a conseguire entrambi gli obiettivi. Il primo con la complicità dei sindacati che dietro qualche promessa – il superamento di alcune disposizioni “punitive” o restrittive  dei docenti contenute nella legge Brunetta – ;  il secondo obiettivo sarà portato a termine grazie alla scarsa  compattezza della classe docente. E’ assai probabile che molti docenti “romperanno le righe” facendosi coinvolgere nell’operazione Merito anche se con  un inadeguato riconoscimento economico – non sarà superiore ai 50€ mensili netti. I motivi saranno diversi:
1) portare a casa qualche € in più, dimenticando l’esborso economico anticipato in benzina per raggiungere le sedi dei corsi di formazione o di aggiornamento, quello relativo all’ acquisto libri per preparare le lezioni di potenziamento o integrazione… 2) aumentare la propria preparazione per “amore dei bambini e degli studenti” in modo da offrire loro una preparazione culturale di qualità, dimenticando però che tutto questo costa economicamente, in tempo  e in energie nervose. Ma pazienza!!! Cosa non si fa per “spirito missionario” per il “bene comune”!!! Del resto non siamo stati definiti da alcuni esponenti istituzionali “eroi”, “avamposto della democrazia”?L’Amministrazione pubblica conosce questi due profili medi del docente italiano e quindi sa che la battaglia sarà vinta. Con buona pace per quei “ribelli” che rischieranno di scivolare verso livelli di proletarizzazione  e di conseguente progressivo azzeramento di competenze culturali e professionali, tali da giustificare una loro espulsione dalla scuola  per scarso  rendimento.