Innanzitutto: un libro chiaro, definito pedagogicamente, profondo ” controcorrente” e da tenere sul comodino per sfogliarlo la sera, prima di addormentarsi. Soprattutto se si è educatori, genitori!!! La generazione dei giovani è contrassegnata dall’avverbio “senza”. Il termine è coniugato, di volta in volta, con “futuro”, “lavoro”, “punti di riferimento”… L’elenco potrebbe allungarsi. In questa sede, però, ci interessa inserire nella lista espressioni quali ” responsabilità” e ” autorità”. Con questo lavoro P. Crepet, si schiera contro un certo pedagogismo molto diffuso tra gli adulti ( genitori soprattutto ), fondato sul “mammismo”, un tratto del nostra italianità. Le conseguenze sono evidenti a tutti: ragazzi e bambini senza regole, e quando ci sono vale il principio del ” considerare caso per caso”: genitori senza autorità perché hanno deciso di rifondare il rapporto educativo su una base “peer to peer”; bambini e adolescenti senza esperienza, perché tra i primi e la vita (= esperienza) si è deciso di frapporre un cuscino, un ammortizzatore che riduce e in alcuni casi annulla gli effetti spiacevoli dei vissuti: la frustrazione, il dolore, il limite… ( interessante il primo capitolo del libro ” pavimenti antitrauma”). P. Crepet, accusa il nostro ordinamento che ha fatto suo questo pedagogismo assolutamente non formativo ( si pensi alle norme di sicurezza e di vigilanza ai quali sono sottoposti gli operatori scolastici ). Le conseguenze saranno ragazzi ” senza problemi“, “senza responsabilità”, in difficoltà a gestire la loro vita che sarà sicuramente più complessa. Incapacità dovuta, prosegue Crepet, ad una presenza inadeguata dei genitori portati ad appianare qualunque asperità esperienziale dei figli o a giustificare tutto, anche l’ingiustificabile. la ricetta, secondo P. Crepet, è quella di inserire nuovamente il principio dell’autorità, che porta all’autorevolezza, come sua sub-directory. Solo in questo modo daremo la possibilità ai nostri figli di gestire responsabilmente la vita, che secondo Baumann, è divenuta “liquida”.