La “brutalizzazione” di PowerPoint, un fenomeno dilagante e accettato. Le cause? I rimedi.

La “wordizzazione” di Powerpoint

Molti relatori, “esperti” presentano le loro riflessioni, ricerche o esperienze, utilizzando Powerpoint. Raramente mi sono trovato di fronte a delle presentazioni multimediali, dove il testo è accompagnato da immagini, audio, per non parlare degli effetti ( animazioni, transizioni…). Questi ultimi non visibili, in quanto la maggior parte dei prodotti sono salvati esclusivamente in “visualizzazione normale”, dimenticando la possibilità di trasformare la ” presentazione ” in ” dimostrazione”.  Se non fosse per l’icona del programma e per qualche voce “speciale” sulla barra multifunzione o del menu, qualcuno potrebbe pensare di trovarsi di fronte a un file di Word.

Non è difficile risalire alle cause

Quali le ragioni di questo travisamento, di questa diffusa abitudine a presentare ” dimostrazioni” di Powerpoint come dei  “Word mascherati”? Indubbiamente la scarsa conoscenza della natura multimediale del programma e di conseguenza la poca dimestichezza delle sue funzioni. A questa ovvia considerazione aggiungerei anche la  conoscenza minimale  di Word, identificabile nel diffuso uso del computer come una “macchina da scrivere”. Chi lavora con Word ” in profondità, sa benissimo che il sw offre possibilità “colorate” come l’inserimento di WordArt, ClipArt, immagini. sfondi, SmartArt…, che lo rendono un pò più vicino a PowerPoint.

Strumento di presentazione

Nella mia esperienza professionale ho sempre tenuto separati i due programmi, rispettandoli nelle loro caratteristiche e quindi nelle loro diversità. PowerPoint ha sempre rappresentato uno strumento per educare i ragazzi al pensiero multimediale o ipertestuale ( V. corsi proposti ) . E questo è il compito di Powerpoint!!!