Basta con questa politica!!!

La nascita del governo tecnico e il nuovo scandalo che ha coinvolto la Lega, hanno sanzionato la morte di questa politica. La preposizione “di” sta ad indicare il funerale di un certo modo di intendere la politica, intesa come opportunismo, carrierismo, malaffare e che sancisce la “diversità” del politico che si sostanzia in un’espansione di diritti e privilegi e in una contrazione dei doveri. Ma l’aspetto più inquietante è la sua incapacità di produrre riforme, leggi che cambino il nostro agire e i rapporti tra le diverse categorie o “Lobby”. I nostri rappresentanti di governo e parlamentari, ( questi ultimi lavorando mediamente tre giorni a settimana) , non sono riusciti a produrre una leadership e quindi una proposta politica capace di attuare quei cambiamenti, che inevitabilmente una volta colpiscono un certo elettorato e il momento successivo quello opposto. Da qui la nascita del governo tecnico. La sua ragion d’essere sta nello svolgere il lavoro “sporco” che i nostri rappresentanti ” poco coraggiosi” non hanno voluto espletare. Questa decisione di mettersi da parte, anche nella parte propositiva, ovviamente comporta dei rischi che essi hanno e stanno sottovalutando e che si sostanziano nella consapevolezza di una “politica, almeno di questa politica che non serve”. Di questo fallimento, di cui Monti, più o meno consapevolmente né è il curatore, i maggiori responsabili sono i partiti e i loro segretari. Questi ultimi dovrebbero fare un passo indietro e dichiarare la chiusura delle loro “aziende” per scarsa produttività. Ne saranno capaci? Non credo semplicemente perché entrano in gioco la loro sopravvivenza e la perdita dei tanti benefit. Qualora questa decisione si concretizzasse resterebbe un problema che tocca tutti noi: individuare una soluzione realmente politica che sia credibile e restituisca con nuovi soggetti la dignità della rappresentanza, limitata nel tempo ( due legislature ) fatta di pochi benefit ma di tanta passione e impegni a tempo pieno che impediscano tra l’altro di scrivere e pubblicare un libro, mentre sei Ministro della Repubblica !!!

                                                                                          Gianfranco Scialpi