Le responsabilità di Tremonti

 

Era mia intenzione scrivere questo articolo all’inizio dell’estate. Ma gli eventi di questi ultimi due mesi ( crollo delle borse, due manovre finanziarie ) mi hanno portato ad attendere. Il Ministro Tremonti, rappresentante di spicco di questa maggioranza, è stato costretto a mettere in atto due manovre finanziarie, caratterizzati dal ” contributo di solidarietà” per redditi che superano i 90.000€, dall’ulteriore congelamento degli stipendi pubblici, dallo slittamento a due mesi dall’andata in pensione del pagamento del Tfr… E potrei continuare. Anche in queste occasioni il Ministro ha confermato la capacità ” a bassa complessità” di tagliare e di imporre tasse. Fino a giugno, questa competenza era magnificata, tanto che molti consideravano il Ministro Tremonti, uno dei migliori ministri dell’economia e delle finanze, che il nostro Paese abbia mai avuto. Con la crisi finanziaria, però, si sono alzati i veli sul nostro sistema economico: siamo un paese fermo, incapace di crescere e quindi percepito dagli investitori come inaffidabile, cioè a basso livello di fiducia nelle sue possibilità di restituire i soldi prestati o di far crescere i propri investimenti.
La responsabilità è di Tremonti e di tutto il governo Berlusconi!!! A dicembre, in tempi non sospetti, scrivevo che non era richiesta una grande competenza a tagliare. Il problema era investire nell’istruzione nel futuro. Oggi aggiungerei anche nella crescita!!! Questa “parolina” nascosta da Tremonti, se concretizzata con adeguati provvedimenti è la sola che può convincere gli investitori a ridare fiducia al nostro paese. Infatti solo, favorendo gli acquisti di beni, le aziende possono incrementare il loro fatturato e con esso il grado di attenzione da parte degli investitori. L’effetto secondario è il maggior introito fiscale e quindi la capacità dello stato di ridurre il suo enorme debito. Tremonti però, sembra orientato verso politiche recessive. E questa non è una bella notizia!!!

                                                                                    Gianfranco Scialpi