Dopo i successi dei lavori precedenti come Mi consenta nei quali ha analizzato il linguaggio di Berlusconi, A. Amadori propone “Madre Silvio”. Il volume costituisce “una bella fatica” (riuscita), nel senso che questa volta l’autore analizza la psicologia profonda dell’uomo politico più studiato degli ultimi vent’anni. In altre parole, il lavoro intende “scattare un’istantanea” di Berlusconi, che si presenti come la causa  e non l’effetto del suo presunto machismo. Da qui un’ ampia analisi degli sfondi che costituiscono la nostra “configurazione del profondo”.  Questi si identificano con l’ Eros e di Thanatos,  l’ Yin e  Yang,  gli strati e le sfumature delle nostre emozioni e sentimenti. Ora  lo strato che governa le nostre vite è quello degli affetti, grazie al quale l’accudimento e la protezione, caratteristiche sempre attribuite alla figura della Madre, occupano una posizione prevalente. Secondo Amadori ” La relazione che Berlusconi ha  constantemente attuato con il suo elettorato è infatti una relazione materna di accudimento”. I comportamenti della Madre sono finalizzati alla conservazione della vita nei suoi aspetti più profondi.  Lei, quindi, non ha come suo riferimento il Thanatos, la forza distruttiva, ma l’Eros che  genera sogni,  affetti e  narrazione fantastica.  Quando le forze distruttive scatenate con Tangentopoli, hanno rischiato di travolgere il nostro tessuto sociale, Berlusconi  è stato percepito come “l’uomo della Provvidenza”,  il leader – surrogato della Madre – in grado di rispondere ai bisogni profondi delle persone.  Tutto questo, però, ha un risvolto egoistico, che spesso caratterizza l’archetipo della Madre: l’accudimento da parte del figlio!!! Da qui ne consegue che ” a Berlusconi si perdona tutto perché nell’interazione con la figura della Madre, , nonostante i difetti che essa può mostrare ( e la soggezione o la frustrazione che può evocare o provocare ), non si può fare a meno. Volenti o nolenti siamo costretti a perdonare la nostra Madre, perché ne siamo troppo dipendenti.
Libro sicuramente da leggere, soprattutto per chi intende andare oltre il machismo berlusconiano e altri luoghi comuni che spesso hanno caratterizzato l’imprenditore milanese.