Sistemi d’areazione, il memo inutile dell’estate

DiGianfranco

21 Giugno 2022

 

Sistemi d’areazione (e ricambio d’aria). Il tema è tramontato. L’appello inutile dei  Presidi di fronte. Il silenzio della politica

Sistemi d’areazione (e ricambio d’aria). Il silenzio è calato

Sistemi d’areazione (e ricambio d’aria). Il tema è stato dimenticato. Non è il solo, se pensiamo alle classi pollaio, alla sicurezza… Il loro eclissamento certifica l’irrilevanza della scuola. La pandemia aveva illuso. Il periodo-Covid ha  il merito aver posto  l’attenzione sulla ventilazione e areazione  delle aule. Ritenuta una priorità dal governo tanto da presentarla come un elemento stratagico nella costruzione di nuove scuole (PNRR). L’apparente volonta governativa è riscontrabile anche nel decreto 221/2021 convertito definitivamente il 10 febbraio 2022. Il provvedimento obbligava il Governo ad emanare le linee guida entro un mese (19 marzo).
Purtroppo dopo novanta giorni si sono perse le tracce delle linee guida. Sicuramente il declassamento mediatico della pandemia il conflitto russo-ucraino, la crisi energetica… hanno favorito questa dimenticanza. Il messaggio comunque è chiaro: la centralità della scuola era funzionale alla sua riapertura, permettendo al Pil di risalire dopo il crollo causato dalla pandemia!
Conseguito l’obiettivo, i problemi della scuola sono stati rimossi, riportando indietro le lancette a marzo 2020.

I presidi evidenziano l’invivibilità delle aule

Dal 10 maggio l’estate ha preso il sopravvento. Climaticamente stiamo vivendo un periodo rovente e i prossimi giorni non fanno sperare in un refrigerio. Purtroppo davanti a noi abbiamo ancora luglio, agosto e forse settembre.
Con gli esami di Stato il problema delle aule arroventate si impone.
C. Costarelli (ANP Lazio) ha dichiarato:”nelle aule da maggio a ottobre, abbiamo temperature tra i 25 e i 40 gradi. Si dirà che in estate le scuole sono chiuse, ma si risponde che fino a metà giugno e da metà settembre sono aperte, che si svolgono i percorsi estivi del Piano Estate e che ci sono gli esami di Maturità; posso  dire che l’aspetto più pesante degli esami è quello climatico… Possibile che in uno stato civile ancora non si metta in conto di realizzare nelle scuole impianti di condizionamento dell’aria, quando sono presenti in tutti gli altri uffici della pubblica amministrazione
Fa bene la Dirigente scolastica a porre il problema. Nell’immediato non comporterà degli effetti. Stessa considerazione per gli anni futuri. La politica ha altre emergenze. E intanto ci aspettano estati sempre più aggressive.