Contratto 2022-24. I sindacati ottimisti. La realtà dei numeri invece…

DiGianfranco

20 Luglio 2023

Contratto 2022-24. Ora è possibile pensare alla nuova tornata elettorale. I sindacati presentano uno scenario poco realistico. Sono i numeri a dirlo.

Contratto 2022-24. La fiducia dei sindacati

Contratto 2022-24. Ora con la chiusura definitiva di quello precedente è possibile pensare al nuovo triennio. Lo hanno affermato in toni eccessivamente trionfalistici i segretari dei sindacati firmatari della parte normativa relativa al periodo 2019-21. Il loro ragionamento illude, in quanto al momento non ci sono risorse finanziarie già stanziate (leggi di Bilancio 2022 e 23) dalle quali partire per arrivare  a circa 90€.   Il Governo, se motivato, metterà a disposizione risorse per l’anno 2024, non per quelli precedenti. Queste faranno riferimento al Decreto Legislativo 29/93, solo formalmente abrogato dal D.Lvo 165/01 (art. 70)

La doppia impresa finanziaria per arrivare a 124€

Ragionando quindi con i numeri la base di partenza sarà molto risicata. E’ difficile immaginare uno scenario più positivo:debito al 145%, inflazione intorno all’8%…
Immaginiamo però che la legge di Bilancio copra economicamente il contratto 2022-24 con le risorse dimenticate dalle finanziarie precedenti (primo sforzo). Per confermare, però l’asticella dei 124€ lordi, occorrerranno delle integrazioni (secondo sforzo). Impresa non semplice. La conferma è data dalla recente intervista a ItaliaOggi(18 luglio) del Presidente dell’Aran A. Taddeo. “Ci sono volute quattro leggi di Bilancio per arrivare a coprire questo contratto e poi il patto di Coesione sociale del 2021, che ha aggiunto lo 0,55% per le progressioni e lo=,22% per l’accessorio, i 300 milioni allocati dall’attuale governo sul contratto e infine ulteriori 70 milioni reperiti dal Ministero dell’Istruzione