Dispersione scolastica. In tendenza il dato cala. Attendiamo i nuovi dati

DiGianfranco

24 Marzo 2024

Dispersione scolastica

Dispersione scolastica. La doppia lettura del Rapporto della CGIA (Mestre). Ora attendiamo i nuovi dati

Dispersione scolastica. La doppia lettura del rapporto della CGIA (Mestre)

Dispersione scolastica. E’ una delle criticità del nostro sistema formativo (qui non consideriamo l’altra parte del problema: i cervelli in fuga). Il Centro Sudi della CGIA di Mestre su dati forniti dal Mim, evidenzia la rilevanza del problema. Nel 2022 465.000 studenti hanno abbandonato gli studi. In percentuale, facendo riferimento al segmento giovanile 18-24 il valore indica l’11,4%. Ora se teniamo conto di solo questo dato, lo spazio per l’ottimismo è minimo. Se lo confrontiamo con quello degli anni 2019-22 invece, possiamo allora intravvedere spiragli di azzurro.
Rispetto al periodo considerato (2019-22) su venti regioni solo su 5 (Piemonte, Toscana, Liguria e Veneto) abbiamo un aumento. In percentuale corrisponde al 25%. Il segno + è assente se consideriamo le zone (Nord Ovest. Nord Est…). Anche il dato nazionale registra un calo.

E’ importante considerare e valorizzare questo trend positivo, consapevoli che il fenomeno della dispersione non pùò essere risolto in pochi anni.
Ora attendiamo i dati 2023 e 2024 per verificare se la novità del tutor introdotta dal Ministro Valditara può essere considerata una valida soluzione. L’attesa è dovuta e imposta dalla convinzione che ogni valutazione deve partire dalla realtà e non da pregiudizzi ideologici o di parte.