Docenti italiani. Tentativi di rappresentarli.

DiGianfranco

8 Aprile 2024
Docenti Italiani
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Docenti italiani. L’ANP tenta di rappresentarli. La loro indifferenza favorisce interventi di presunti interlocutori.

Docenti Italiani. Il tentativo di rappresentarli

Docenti italiani. Da diverso tempo si fanno sentire poco. Qualunque tentativo di cambiare il loro profilo giuridico  sta incontrando poche difficiltà. Dal lato economico si resta perplessi. A fronte di una costante perdita d’acquisto dei loro salari, la risposta è il quasi silenzio (percentuale sciopero da prefisso telefonico romano) che significa accettazione di qualunque proposta contrattuale. Interessante il contributo di M. Pomini su ilfattoquotidiano.it , dove si illustra il contrasto tra un Ministro soddisfatto dei 300€ elargiti e la condizione economica sempre più precaria dei docenti.  M. Pomini conclude <<Il ministro sostiene che siccome i docenti non scioperano mai, questo è un segno di un ampio consenso per le sue politiche scolastiche, anche retributive. A questo punto, se i docenti non si faranno sentire con azioni molto incisive, sarà sicuramente vero. Questa colpevole inerzia andrebbe abbandonata>>

Il tentativo di rappresentazione dell’ANP

Ovviamente di fronte a questo atteggiamento rinunciatario e passivo che rimanda anche a una scarsa fiducia nel sindacato, altri soggetti si fanno avanti. E’ Il caso dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi).
In pochi giorni due interventi di esponenti di alto profilo dell’Associazione confermano (pare) la suddetta strategia. Il riferimento è a A. Giannelli e M. Rusconi. Il primo ha dichiarato che è tempo che per i docenti sia prevista una carriera. M. Rusconi auspica ” l’implementazione di misure più ambiziose, come l’anno sabbatico per gli insegnanti e scambi internazionali”, per realizzare esperienze formative all’estero, “promuovendo in tal modo una visione più ampia e globale dell’istruzione. L’obiettivo è introdurre un cambiamento culturale che trasformi gli insegnanti da meri impiegati a professionisti creativi e lungimiranti, impegnati nel miglioramento costante della scuola”
Sono idee non nuove ma che richiederano una migliore definizione, qualora fossero significativamente supportate. Sicuramente, però non è un bel segnale per i docenti. Qualcuno ha inteso il loro silenzio come una volontà a farsi rappresentare, piuttosto che rappresentarsi.