Pubblicità Esselunga, il ritorno a Carosello

DiGianfranco

29 Settembre 2023

Pubblicità Esselunga

Pubblicità Esselunga. L’interesse della politica lascia allibiti. Il prodotto rompe il canovaccio post-moderno. Ritorno a Carosello.

Pubblicità Esselunga. La debolezza della politica

Pubblicità Esselunga. Una bambina offre una mela al papà, dicendogli che è un pensiero della mamma. Innanzitutto è un bel prodotto. Ovviamente seleziona, sceglie una situazione, escludendone altre. Infatti, non esiste più la famiglia del Mulino Bianco, ma tante tipologie. Quindi era impossibile racchiudere la complessità.
Stona l’intromissione della politica sulla pubblicità Esselunga. Ovviamente si sono creati due posizioni contrapposte. Non intendo evidenziarle, ma rilevare che questi interventi inopportuni possono essere sospetti. Esprimono il tentativo della politica di distrarre, di nascondere l’incapacità a risolvere problemi di loro stretta pertinenza: impoverimento delle famiglie per la crescita dell’inflazione, il caro-benzina, le conseguenze della guerra-russo-ucraina… (M. Santoro)

Una pubblicità cntro il modello commerciale

Come scritto sopra la realtà è più articolata e complessa della scena proposta dalla pubblicità. Detto questo la pubblicità Esselunga,  presenta il punto di vista dei bambini, spesso incapaci a gestire una situazione di separazione e di divorzio. La separazione è sempre una frattura dall’ordinario e quindi può creare degli strappi, delle lacerazioni nei bambini. Come  ha dichiarato P. Crepet è una pubblicità molto reale. Certamente un pò edulcorata. Non tanto però da essere percepita come artificiale.
Qui vorrei soffermarmi sul modello proposto. Dopo il tramonto di Carosello (1977), si è imposto il modello pubblicità-messaggi dove attraverso brevissimi siparietti finti, surreali si intende convincere lo spettatore ad acquistare un determinato prodotto o servizio. Grazie alla graduale, ma irreversibile affermazione della televisione commerciale, dove il programma contenitore diventa una variabile dipendente dallo spot. Da qui la necessità di legare quest’ultimo a programmi che probabilmente possono bucare. Se il meccanismo non funziona, allora avviene lo spostamento a fasce orarie meno costose, oppure alla sua cancellazione.Sfugge alla regola dello spot: breve, veloce ed efficace.

Ritorno a Carosello

Ora la pubblicità Esselunga rompe questo schema interamente commerciale dove la brevità, la velocità delle sequenze sono finalizzate alla vendita del prodotto. Infatti. la storia con l’appendice finale (“Non c’è spesa che non sia importante” – Esselunga) dura due minuti. Il racconto si allontana dalla regola di sequenze che cambiano freneticamente. Il sottofondo musicale è quasi assente. per dare risalto ai dialoghi, ma anche ai metamessaggi trasmessi dal volto della bambina, quando guarda la mela o osserva una famiglia unita. La storia, infine si sviluppa lentamente e sempre calata nel quotidiano. Come scrive L. Ricolfi (Il Messaggero 29 settembre) il successo dela pubblicità è dato dalle visualizzazioni delle persone. E questo è sicuramente un messaggio che i pubblicitari dovrebbero tener conto!