Contratto pubblico 2022-24, i possibili prossimi scenari

DiGianfranco

5 Ottobre 2023

Contratto pubblico 2022-24
Contratto pubblico 2022-24. Il governo è nebuloso. Money.it, invece ipotizza due scenari posssibili che non  rallegrano

Contratto pubblico 2022-24. I prossimi sviluppi

Contratto pubblico 2022-24. Uno dei comparti rimanda alla scuola. Per l’istruzione si sta faticosamente chiudendo l’ultimo step. Probabilmente avverrà a novembre. Così assicura Barbacci (Cisl-scuola): “Ci sono tempi ordinari, considerando che abbiamo sottoscritto l’ipotesi il 14 luglio, lo stop di agosto allunga di qualche settimana, ci aspettiamo i primi di novembre di tornare all’Aran per firmare l’ipotesi che diventa definitiva“. Ovviamente sul dopo il sindacato presenta una realtà più speranzosa rispetto al quadro economico generale;” Il Consiglio dei ministri ha alzato di un punto percentuale il debito pubblico e questo ci preoccupa. Attendiamo nelle prossime ore che il governo convochi le organizzazioni sindacali per renderci partecipi di un processo che questa volta in questo governo dovrà caratterizzare un rilancio a cominciare dalla sanità per poi arrivare al sistema scolastico che deve avere un’evidenza diversa rispetto al passato”
Fatta questa premessa si sta aprendo una timida discussione sul contratto già scaduto 2022-24. Il governo tace. Ci sono però già dei movimenti. Innanzitutto, qualcuno parla di risorse stanziate per il 2023 e non 2024, attraverso l’apposita legge di Bilancio. La probabile decisione non è sfuggita a qualcuno che, senza fondamento, spera di ricevere l’adeguamento prima di Natale. In realtà ci troviamo di fronte a un trucco contabile. Lo spiega Money.itNel dettaglio, come ci spiega Il Sole 24 Ore, la motivazione per cui le risorse per la contrattazione verranno stanziate nel 2023 e non nella prossima manovra è prettamente tecnica, una decisione motivata dalla necessità di caricare sul deficit di quest’anno una parte di spesa che altrimenti non sarebbe gestibile sui saldi del 2024″.
Infine, preoccupa, non più di tanto, il timore espresso dalla testata economica sulla possibilità di una chiusura dei contratti pubblici nel 2024.