I giovani. Marginalizzati e fuori dal radar politico

DiGianfranco

8 Gennaio 2024

I giovani

I giovani. Il loro peso sociale e politico. Un articolo de La Stampa rivela quanto contano. L’articolo aiuta a comprendere l’importanza (=marginalizzazione) della scuola

I giovani. Il loro peso sociale e politico

I giovani. Spesso sono protagonisti di fatti di cronaca nera. Qualche volta sono presentati ad esempio. Abbondano le ricerche che presentano la generazione Z e Alpha. Qual è, però il loro reale peso sociale? Quanto realmente contano per il nostro Paese? Difficile ipotizzare risposte positive in un Paese sempre più anziano, curvo sul presente e quindi disinteressato al futuro. E’ sufficiente riflettere sulle notizie (tasse, inflazione, pensioni, difesa di particolari categorie lavorative, le emergenze, le polemiche su singoli fatti…) che quotidianamente occupano le prime pagine dei giornali o lo spazio dedicato ai giovani all’interno dei talk-show…
Questa mattina il quotidiano La Stampa ha pubblicato un articolo che conferma, purtroppo la loro marginalità sociale. Il titolo <<I giovani dimenticati>>riesce efficacemente a presentare la situazione. L’ultima legge di Bilancio rappresenta un riscontro oggettivo dell’importanza sociale. In sintesi: <<Alle nuove generazioni solo il 3 per cento delle risorse previste della legge di Bilancio 2024 Stanziamenti a 800 milioni su 24 miliardi>>. Il confronto con la legge di Bilancio 2023 che aveva destinato il 5%, fa comprendere la tendenza di una progressiva loro marginalizzazione.
Il dato riportato nella legge di Bilancio  stride con i ringraziamenti di Giorgia Meloni al Presidente della Repubblica S. Mattarella per aver ricordato i giovani nel suo messaggio di fine anno. P. Notarnicola (Coordinatore
nazionale della Rete degli Studenti Medi) e Alessia Conti (Presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari) “ospitati” nell’articolo evidenziano rispettivamente  le mancate <<risposte sull’acquisto di materiale didattico e libri. Il governo ci rappresenta solo come un problema per i rave party>> e il <<passo indietro non solo in materia di istruzione ma anche di servizi essenziali come il fondo per la cura dei disturbi alimentari>>.
Da qui si comprende meglio l’attuale stato di marginalizzazione della scuola. Entrambi i soggetti rimandano al futuro che però il nostro Paese ha dimenticato!