Il debito pubblico italiano. Giorgetti anticipa il prossimo futuro

DiGianfranco

30 Dicembre 2023

Il debito pubblico italiano

Il debito pubblico italiano. La spada di Damocle sulla nostra testa. Lo conferma Giorgetti, aprendo una triste prospettiva.

Il debito pubblico italiano. Giorgetti conferma la nera prospettiva

Il debito pubblico italiano. Enorme. Siamo tra i Paesi più indebitati al mondo. Se consideriamo il rapporto tra il debito e il Pil purtroppo occupiamo un poco invidiabile quarto posto. Ci precedono Il Giappome (262%), il Venezuela (199%) e la Grecia (199%) Occorre dire però che a livello globale tutto il Pianeta è indebitato. La pandemia ha sicuramente peggiorato la situazione. Molti Paesi, tra cui il nostro, per gestire  la situazione sanitaria e conseguentemente quella economica e sociale ha dovuto emanare una serie di provvedimenti a debito.
Il Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti l’altro giorno ha dichiarato: “Il Mes non è né la causa né la soluzione dei nostri problemi. Il nostro problema si chiama debito, in particolare quanto costa“.
La conferma purtroppo chiarisce il profilo della Legge di Bilancio: la metà a deficit (14 miliardi) e conferma per i prossimi anni, se non decenni, che le riforme con costi come quota 41 (pensioni), stipendi europei per gli insegnanti, abbattimento delle accise sulla benzina e altro ancora non potranno attuarsi.
Difficile ipotizzare una situazione diversa con un debito al 145%. Fortunatamente il nostro Paese (debitore) non è ancora percepito dagli investitori (creditori) come poco affidabile. In altri termini il sistema-Paese, pur indebitato e dovendo ogni mese reperire risorse monetarie con i titoli di stato, è ritenuto capace di pagare il suo enorme debito
La prospettiva, comunque non induce all’ottimismo. Tutto verrà deciso, come lo è da diverso tempo attraverso i criteri dell’ottimizzazione, dell’efficienza e dell’efficacia. Saremo costretti a galleggiare per non affondare.