ChatGPT torna online. Regole più stringenti

DiGianfranco

1 Maggio 2023

ChatGPT torna online. La visibilità è arricchita da nuove regole sui dati e l’accesso dei minori. La “bacchettata” del garante è servita

ChatGPT torna online

ChatGPT torna online. Ovviamente la visibilità è aggiornata con le nuove regole sulla raccolta  e il trattamento dei dati e la verifica dell’età dell’utente. Era necessario l’intervento del Garante per la privacy. Il segnale è chiaro:  stop all’anarchia nel Web! In altri termini il virtuale è dovuto sottostare alle regole decise offline. Le questioni poste dal Garante della privacy sono  importanti, rionoscendo ancora una volta l’importanza dei dati rilasciati dagli utenti. La prospettiva non è il presente, ma il futuro che nella società infocratica determinano il grado e la qualità della reputazione online. L’impostazione giustifica la richiesta di un’informativa sui dati richiesti e il consenso ragionato e critico al loro uso. Ovviamente non esiste l’assenso senza la possibilità di opporsi all’uso dei dati, utilizzati da Open AI (azienda che gestisce il servizio) per migliorare gli algoritmi “intelligenti“.
Coerentemente, inoltre con quanto è previsto dalla normativa europea e nazionale il consenso è dinamico e quindi può essere nel tempo aggiornato, chiedendo la cancellazione di dati inseriti, ma tecnicamente non eliminabili dall’utente.
Resta la criticità della gestione responsabile da parte degli infratredicenni, che in molti casi rimanda a quella dei genitori. Personalmente avrei richiesto esplicitamente un’immagine del documento di identità del ragazzino, abbinato a quello del genitore.

Gli adeguamenti  di OpenAI su ChatGPT

Fatta questa premessa, presentiamo gli adeguamenti al GDPR (679/16) e al nuovo codice privacy (D,M.101/18). Sono presenti sul sito del Garante per la privacy:
predisposto e pubblicato sul proprio sito un’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento;
•    ampliato l’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio;
•    riconosciuto a tutte le persone che vivono in Europa, anche non utenti, il diritto di opporsi a che i loro dati personali siano trattati per l’addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile;
•    ha introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChatGPT in Italia, con i rimandi alla nuova informativa sulla privacy e alle modalità di trattamento dei dati personali per il training degli algoritmi;
•    ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori;
•    ha chiarito, nell’informativa riservata agli utenti, che mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse; 
•    ha implementato per gli utenti già nei giorni scorsi un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali e poter così escludere le conversazioni e la relativa cronologia dal training dei propri algoritmi; 
•    ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso il quale, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori;
•    ha inserito nella maschera di registrazione al servizio la richiesta della data di nascita prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio“.