Ragazzo escluso dal viaggio d’istruzione. Le domande del genitore

DiGianfranco

12 Aprile 2024

Ragazzo escluso dal viaggio d'istruzione

Ragazzo escluso dal viaggio d’istruzione. Il genitore scrive una lettera a un giornale online. Molto si comprende del disastro educativo.

Ragazzo escluso dal viaggio d’istruzione.

Ragazzo escluso dal viaggio d’istruzione. Siamo quasi al termine dell’anno scolastico. Molti istituti scolastici hanno programmato visite d’istruzione, campi scuola e altro. Ovviamente queste attività richiedono comportamenti adeguati da parte dei ragazzi declinati in regole acquisite e praticate. In altri termini, si richiede una sorta di patentino della buona edicazione.
Fatta questa premessa, ecco la vicenda. Istituto comprensivo del napoletano. Il consiglio di classe esclude un ragazzo dalla partecipazione a una visita d’istruzione. Il motivo: superamento della soglia massima di tre note disciplinari.

La reazione del genitore dice molto

Ogni attività scolastica richiede una continua vigilanza da parte degli insegnanti. L’obbligo diventa più stringente per tutte le iniziative che si svolgono fuori dalla scuola. Aumentano il tempo di controllo, le attività e anche i momenti ludici. Ora solo i docenti prossimi ai ragazzi possono valutare il profilo educativo e rispettoso delle regole di ogni studente. Ogni decisione è condizionata dall’impegno di garantire la sicurezza degli altri ragazzi, della propria (professorie) e la tranquillità verso possibili citazioni in tribunale degli insegnanti per mancata o insufficiente sorveglianza I genitori devono fidarsi! Non ci sono alternative.
Quando questo clima di fiducia si rompe, allora si apre una “prateria” fatta di diritti violati, di attenzioni verso il proprio figlio fuori luogo, di forzature e abbinamenti lessicali (inclusione che diventa esclusione) e di un perocentrismo diseducativo e preoccupante.
In sintesi questo è il pensiero del genitore del ragazzo contenuto in una lettera pubblicata. Si riportiano alcune domande educative, frutto del colloquio con la Preside. “Faccio notare: avete valutato le possibili conseguenze? Come si sentiranno i ragazzi esclusi? Come “vivranno” questa esclusione? Cosa accadrà, nelle dinamiche di classe, quando, al ritorno, ci saranno ragazzi che potranno condividere le proprie esperienze, le proprie emozioni, ed altri che non potranno condividere nulla del viaggio-distruzione? (sì, volutamente scritto proprio così).